SUBIACO 15 FEB 2022 – Ci siamo passati migliaia di volte davanti a quella quella piccola chiesuola malandata di via della Montagna a Subiaco, ma scommetto che la maggior parte delle persone che leggerà questo post ci è entrato raramente ( io sono tra questi..) o non ci è entrato mai in vita sua, forse perché non è mai venuto in mente , ma soprattutto perchè la Chiesa è chiusa al culto da decenni e raramente si è avuta l’opportunità di vederla aperta e quindi visitarla.
L’edificio, in stile romanico/gotico , fu eretto nel 1095 e successivamente ristrutturato e ingrandito nel secolo XVI dell’abate commendatario Giovanni Colonna di cui si riconosce lo stemma sull’ingresso principale.
Architettonicamente parlando l’interno presenta una volta in parte a capriate e in parte a crociera , sorretta da tre grandi archi gotici .
Durante la seconda guerra mondiale la Chiesa fu usata come rifugio dai sublacensi a causa dei bombardamenti cosa che contribuì al deterioramento degli affreschi murali ( se ne contano 15 ) già molto deteriorati , spiccano tra i tanti una Madonna attribuita alla scuola senese, il Gesù Salvatore sulla volta dell’altare opera del pittore sublacense Bartolomeo Postiglione, una Deposizione , e una Madonna col Bambino.
Particolare interessante è la porta lignea che divide l’area dell’altare dal resto della chiesa , segno distinguibile appartenente principalmente al periodo preconciliare e della tradizionale usanza di limitare l’accesso all’area dell’altare e del tabernacolo ai soli officianti, in particolare per quanto riguardava la celebrazione della Santa Messa tridentina più conosciuta come Messa in latino.
Gian Luca Orlandi #SGUARDOALPASSATO